“Riciclare, riutilizzare, e distinguere cosa è veramente essenziale” Intervista a Francesca Boni
Laureata in Economia e Management per Arte, Cultura e Comunicazione, ancora liceale ha fondato “Il Vestito Verde”, una community e un sito web per promuovere l’acquisto consapevole di moda sostenibile: oggi parliamo con Francesca Boni, la nostra terza speaker.
Essere una speaker del TEDxRieti cosa rappresenta per te?
Una grandissima responsabilità perché il TEDx è seguito da molte persone, è un’istituzione! Far parte di questo progetto è veramente un onore per me. Onestamente sono anche un po’ spaventata perché è la prima volta che faccio qualcosa del genere e spero di esserne all’altezza. Il mio talk può arrivare ad un pubblico vastissimo e quindi cercherò di prendere questo compito come un’opportunità anche per diffondere un messaggio di sostenibilità e di responsabilità sociale attraverso la mia esperienza.
C’è un talk che ti ha particolarmente colpito?
Il talk che mi ha colpito di più in assoluto è quello di Lauren Singer “Why I live a zero waste life” sul suo stile di vita “zero rifiuti”. L’ho visto quando ero al liceo, più o meno nello stesso periodo in cui ho iniziato a lavorare alla moda sostenibile e mi stavo interessando alla sostenibilità a tutto tondo. Sono rimasta affascinata da come una persona potesse condurre una vita praticamente normale producendo pochissimi rifiuti.
Ho anche provato a replicare questo stile di vita e per me è stato un po’ difficile però gli spunti che Lauren Singer ci ha fornito sono molto interessanti e possono essere applicati, almeno parzialmente, al modo di vivere di qualsiasi persona. Come ad esempio portare con sé i propri contenitori quando si va a fare la spesa o la responsabilità individuale nei confronti di ciò che compriamo e poi buttiamo. A distanza di anni me lo ricordo ancora molto bene. Ripenso spesso ai suoi insegnamenti e cerco di applicarli alla mia vita.
Cosa ti viene in mente pensando al nostro tema, Respira?
Ho in mente due riflessioni molto diverse però entrambe coerenti con il periodo storico che stiamo vivendo. La prima è che noi tutti abbiamo veramente bisogno di respirare dopo questo anno e mezzo di restrizioni, fatica, isolamento, scarso contatto col prossimo e magari anche mancanza di opportunità per legare, confrontarsi, e imparare dagli altri. Il mio augurio è che d’ora in avanti si possa tornare alla normalità, che non è necessariamente quella pre-Covid, perchè anche da questo periodo buio abbiamo imparato molto e di sicuro ne usciremo cambiati.
La seconda riflessione è legata al mio lavoro nel settore dell’abbigliamento etico perché il concetto di respirare è connesso anche alla qualità dell’aria. L’8% delle emissioni di CO2 sul pianeta sono causate dall’industria della moda, un dato su cui bisogna riflettere perché respirare bene dipende anche dalle nostre scelte come consumatori. Non è solo una responsabilità politica ma anche una nostra responsabilità.
Il tuo talk cosa lascerà nel pubblico?
Spero di riuscire a far riflettere maggiormente sui modi in cui noi consumiamo… Riciclare, riutilizzare, e distinguere cosa è veramente essenziale, il prodotto che ci soddisfa e ci rende felici, da quello che compriamo solo per inerzia e per abitudine, o anche per una sorta di costrizione da parte dei brand. Vorrei aiutare il pubblico ad acquistare in modo consapevole.
Ti aspettiamo a Rieti!